Per prevenire le patologie legate all’accrescimento e a un cattivo funzionamento della tiroide è raccomandabile introdurre nella dieta gli alimenti che maggiormente contengono iodio, così come moderarne il consumo in caso di ipertiroidismo.
Tra questi vanno ricordati:
✅ Sale iodato inserito nella variata ed equilibrata alimentazione al posto del sale comune, utilizzandone 5 grammi al giorno (massimo consentito per un adulto) apporta di 160μg di iodio.
✅ Uova: un uovo di gallina contiene circa 35μg di iodio, si consiglia di consumare 2-3 uova a settimana, come prevede un’equilibrata alimentazione. Non di più perché sono molto ricche di colesterolo.
✅ Yogurt: quello di latte intero apporta circa 78 μg di iodio, se ne consiglia 1 vasetto al giorno.
✅ Frutta secca a guscio: anacardi, noci , pistacchi ne sono ricchi ma non bisogna esagerare perché apportano molte calorie.
✅ Mirtilli rossi : questo frutto, tipico della stagione estiva, è particolarmente ricco di iodio.
I disturbi della tiroide richiedono una particolare attenzione alla dieta, ma anche nel caso occorra incrementare o diminuire lo iodio, occorre considerare gli altri alimenti indispensabili per la salute in quanto portatori di macro e micronutrienti come carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali. Alcuni alimenti come il latte e i suoi derivati non dovrebbero essere trascurati perché fondamentali nella dieta di ogni giorno. Nel Grana Padano DOP per esempio vi sono sostanze essenziali come le proteine ad alto valore biologico (8-9 aminoacidi essenziali) vitamine A e gruppo B tra le quali buone quantità di B12, minerali come il calcio, il selenio e lo zinco con potere antiossidante e utilI anche nelle disfunzioni tiroidee. Nell’ipertiroidismo vanno quindi valutati anche tutti i fabbisogni nutrizionali oltre alla quantità massima di iodio tollerata, per non correre il rischio di malnutrizione.
❌ Cibi da tenere d’occhio
Ci sono invece sostanze che sono in grado di modificare l’assorbimento o l’utilizzo dello iodio (riducendone di fatto la disponibilità) e vengono pertanto definite “gozzigene”: tra questi i composti organici solforati, gli ftalati, gli idrocarburi policiclici aromatici e il litio, che agiscono con meccanismi differenti. Cavolfiori, rape e soia sono i principali alimenti contenenti queste sostanze, tuttavia il loro consumo moderato all’interno di una dieta varia non causa il manifestarsi di una disfunzione a livello della tiroide, ma potrebbe modificare l’effetto della terapia medicinale o ormonale in presenza di distiroidismo accertato.
Altri minerali importanti
Accanto allo iodio, di grande importanza risulta essere l’apporto di altri micronutrienti quali selenio, zinco e magnesio . In particolare, il selenio potrebbe essere utile per la prevenzione delle disfunzioni tiroidee. Tra gli alimenti più ricchi in selenio vanno ricordati nuovamente il pesce azzurro (sardine fresche in primis), i molluschi ma anche il fegato (frattaglie) e a seguire cereali , soprattutto integrali, e prodotti lattiero-caseari come il Grana Padano DOP . Zinco e magnesio giocano un ruolo meno cruciale ma sono microelementi implicati in numerose funzioni nell’organismo che riguardano anche la funzione endocrina e pertanto la dieta deve garantirne il corretto fabbisogno giornaliero.
➡️ Fare movimento ed evitare alcol e fumo
Uno stile di vita corretto aiuta a mantenersi in forma e in salute, e anche la tiroide ne trae giovamento. Benché dagli studi scientifici non vengano dati certi sugli effetti dell’ attività fisica e dell’alcol sulla funzione tiroidea, è comunque buona norma mantenersi attivi anche con una semplice camminata di 20-30 minuti al giorno e limitare il consumo di alcol . Alcuni dati in letteratura suggerirebbero un possibile legame tra funzione tiroidea e fumo di sigaretta , in particolare è noto l’effetto negativo del fumo sulle complicanze oculari dell’ipertiroidismo autoimmune o malattia di Graves-Basedow.
➡️ Integratori dimagranti e anticellulite: attenzione all’etichetta
Alcuni farmaci, integratori o prodotti di erboristeria utilizzati a fini dimagranti, in particolare come trattamento anticellulite , possono interferire con la funzionalità tiroidea anche in maniera grave per chi soffre di ipertiroidismo o intolleranza allo iodio. Incidono sulla tiroide tutti quei cosmetici a base di fucus, alga bruna e più in generale estratti di sali marini o alghe, o a base. Ancora più cautela dev’essere usata con creme specifiche per il trattamento anticellulite, che possono contenere tiroxina. L’attività fisica e un’alimentazione corretta ed equilibrata sono i pilastri su cui poggiare qualsiasi piano di calo ponderale.
– Specialista in Dietistica e Medicina dello sport –
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